Le produzioni locali

La storia della Romàngia è strettamente legata a quella della coltivazione della vite e dell'ottimo vino che vi si produce.

La conferma storica ad una verità, ben conosciuta dagli intenditori del buon bere, viene anche da studi archeologici: durante gli scavi effettuati nel villaggio di Géridu sono state rinvenute diverse tracce della tradizione vitivinicola medioevale della zona (vinaccioli carbonizzati, roncole per la potatura e per la vendemmia, boccali di ceramica, vasi da vino).

Nella zona di La Piddràia è stato invece ritrovato un impianto di vinificazione scavato nella viva roccia calcarea, dove risulta incisa su un pilastro la data 1602.

Come la vite, anche l’olivo ha avuto, nel lungo cammino della storia sarda, e non solo, una duplice importanza, sia alimentare che simbolica. Il suo progenitore selvatico, l’olivastro, di cui la Romàngia, e la Sardegna in genere, è ricchissima, era conosciuto già in epoca preistorica come elemento indicatore dell’area mediterranea.

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