Fontana della Billéllera

Poco distante dalla chiesa di San Pantaleo, si può ammirare il monumento più caratteristico di Sorso: la fontana detta Billèllera o Billèllara risalente al XVI secolo, in passato alimentata da quattro fonti, alla quale si accede attraverso un’imponente scalinata selciata.

Il suo nome deriva dall’elleboro, pianta velenosa un tempo utilizzata nella cura dell’epilessia e della pazzia; nella tradizione locale le proprietà terapeutiche della pianta passarono all’acqua, ma rovesciate, cosìcché bevendola, i Sussinchi ammattivano anziché rinsavire.

L’acqua scaturisce da quattro mascheroni di pietra a foggia di testa leonina (tre sulla facciata, uno sul lato destro). La fontana, opera di scalpellini genovesi, è costruita con blocchi calcarei ed ha la forma di un parallelepipedo, con il prospetto principale arricchito da lesene. Già dopo un secolo dalla costruzione subì i primi  rimaneggiamenti; verso la metà dell’Ottocento furono eseguiti importanti lavori di restauro, progettati dall’ingegner Poggi del Genio Civile di Sassari, ed eseguiti dal mastro muratore Salvatore Madrau.

In epoca più recente (seconda metà del secolo scorso) venne rifatta la rampa gradonata e acciottolata, e gli imponenti olmi che la fiancheggiavano vennero sostituiti da palme da dattero. Lo spiazzo antistante la storica fontana venne modellato in forma di anfiteatro con gradoni in cemento, destinato ad ospitare manifestazioni culturali all’aperto.

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