A cura di Vanna Pina Delogu

La confraternita della Madonna d’Itria o di Sant’Anna

La confraternita della Madonna d’Itria, oggi non più esistente, nacque, probabilmente agli inizi del Settecento, per gemmazione dalla più antica confraternita di Santa Croce. Ebbe come sede iniziale la parrocchia di San Pantaleo e successivamente fu trasferita nella chiesa della Madonna d’Itria, amministrata dai frati Minori francescani, appartenenti alla famiglia degli “Osservanti” che risiedevano nell’adiacente convento. In questa chiesa i confratelli d’Itria avrebbero potuto contare sull’assistenza di un cappellano, scelto fra uno di quei religiosi. Entrambe le confraternite erano sottoposte al controllo del parroco di San Pantaleo.

Non si sa bene quando la confraternita d’Itria, per contrasti con i frati, sia stata trasferita nella chiesetta di Sant’Anna (poco distante dal seicentesco convento francescano dei Minori Osservanti) dove aveva la sua sede anche il gremio dei calzolai, che provvedeva ai festeggiamenti in onore di Santa Lucia ed alla tredicina.

A causa di questo trasferimento, e nell’uso popolare, l’arciconfraternita d’Itria acquisì col tempo anche la denominazione di confraternita di Sant’Anna.

Sorta anticamente extra muros, ossia fuori dall’abitato di Sorso, la chiesetta costituisce probabilmente l’antico avamposto francescano prima della edificazione del convento dei Minori Osservanti e della annessa chiesa della B. V. d’Itria[1]. Alla sua porta solevano bussare le madri delle partorienti per chiedere alla madre di Maria di aiutare le loro figlie nel difficile momento del parto: andadda sei a sant’Anna? Già soggu andàdda e aggiu zuccaddu la janna!

Anche la confraternita della Madonna d’Itria, come quella di Santa Croce, cessò la sua attività intorno alla metà del Novecento ed il sodalizio non si è mai più ricostituito. L’ultimo priore è stato Gavino Luigi Sanna.

 

[1] Delogu Vanna Pina, Influenze francescane in Romangia. Architettura, arredi e argenti nelle chiese di Sorso (SS). (Sant’Anna, Sant’Agostino, Madonna d’Itria e Noli me tollere), LogoSardigna, Sassari 2014. Cfr., Delogu Vanna Pina, La chiesa di Santa Croce in Sorso. Architettura e sacri arredi nella chiesa dei Disciplinati Bianchi, Documenta, Cargeghe, gennaio 2013.

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